Prof. Fabio Recchia1


Direttore dell’Istituto di Fisiologia Clinica dal 1° giugno 2022.

 

Fabio Recchia è professore ordinario di Fisiologia presso la Scuola Superiore Sant’Anna a Pisa, in aspettativa dopo aver assunto il ruolo di direttore CNR.

 La sua attività di ricerca è attualmente focalizzata su due tematiche principali:

• alterazioni metaboliche del cuore con grave insufficienza contrattile

• terapia genica del cuore infartuato.

Altre aree di suo interesse sono il controllo neurovegetativo del sistema cardiovascolare e lo sviluppo di materiali contrattili artificiali per la riparazione chirurgica del cuore danneggiato da cicatrizzazioni estese sviluppatesi dopo infarto.

In passato ha studiato il ruolo dell’ossido nitrico, potente modulatore biologico rilasciato dall’endotelio, nella circolazione coronarica e nel metabolismo cardiaco e, più di recente, l’azione su cuore ed altri organi di messaggeri proteici circolanti detti “cardiochine”.

L’esperienza di ricerca trentennale di Fabio Recchia, maturata presso tre università italiane e tre americane, comprende principalmente modelli sperimentali, dalle colture cellulari e tissutali agli organismi prossimi all’umano, oltre ad alcuni studi di fisiopatologia condotti su pazienti con insufficienza polmonare o cardiaca. Come responsabile di laboratorio, Fabio Recchia è stato costantemente supportato, dall’anno 2000 ad oggi, da finanziamenti ottenuti dagli NIH in USA e, dopo il suo ritorno a tempo pieno in Italia nel 2017, anche dalla Commissione Europea e dai Ministeri della Salute e della Ricerca. Infatti, è considerato uno degli esperti di riferimento per studi cardiovascolari pre-clinici e, nel corso della sua carriera, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di Established Investigator of the American Heart Association. 

Lo studio dei sistemi fisiologici integrati in organismi filogeneticamente superiori, che ha caratterizzato negli anni il lavoro di ricerca di Fabio Recchia, si pone come raccordo fra la ricerca di base e quella clinica, ed è pertanto in linea con la missione dell’Istituto di Fisiologia Clinica.    

Ha pubblicato su tutte le riviste più autorevoli nel settore della ricerca cardiovascolare sperimentale ovvero American Journal of Physiology, Cardiovascular Research, Circulation, Circulation Research, Journal of the American College of Cardiology, Journal of Physiology, nonchè su riviste generaliste di prestigio quali Cell Metabolism, JCI-Insight, Nature, Physiological Reviews, Proceedings of the National Academy of Sciences USA.

Di ulteriore rilievo è l’intensa attività di servizio per la comunità scientifica da lui svolta, della quale è sufficiente citare gli incarichi salienti. È stato per dieci anni Associate Editor dell’American Journal of Physiology-Heart ed ha svolto per molti più anni, sino ad oggi, attività di valutatore per le riviste scientifiche prima citate e di progetti di ricerca presentati all’American Heart Association. Particolarmente significativa la sua attività di valutatore di progetti di ricerca nell’ambito di commissioni degli NIH, condotta con continuità per oltre venti anni. Questo ruolo, oltre che di grande visibilità e responsabilità (complessivamente ha valutato domande di finanziamento per centinaia di milioni di dollari) offre l’opportunità di lavorare collegialmente con un gruppo selezionato di scienziati anche di altissimo livello ed acquisire una visione costantemente aggiornata delle linee di ricerca predominanti e di quelle che invece sembrano destinate al tramonto. Una tale esperienza diventa preziosa se posta al servizio di un istituto di ricerca che ambisce ad un ruolo di leader nel contesto nazionale ed internazionale.