xRizzoCintiBuone notizie per iniziare positivamente il 2015: Caterina Cinti e Milena Rizzo sono Principal Investigators di due dei 26 progetti finanziati dall’Istituto Toscano Tumori, selezionati fra 151 domande, di cui 140 eleggibili a finanziamento.

Il progetto “Improving therapy for breast cancer and melanoma by transcriptome-methylome profiling, integrative network inference, and design of novel theranostic tools” (P.I. Caterina Cinti) godrà di un budget di 219.000€ su tre anni ed è incentrato su studi di melanoma e cancro della mammella vede assieme tre unita': assieme a IFC di Siena (C. Cinti), per la terapia, ci saranno LISM (sempre in ambito IFC) di  Pisa per gli sviluppi analitici e computazionali (E. Capobianco), e IFAC a Firenze per la teranostica (F. Baldini). I risultati attesi saranno di grande impatto sociale e industriale biotech. Caterina Cinti è Responsabile della UOS IFC di Siena; la sua grandissima esperienza è testimoniata dalla sua ampia produzione scientifica di eccellenza, dai premi e dai riconoscimenti, quale, fra l’altro, quello di essere da anni Expert Evaluator dei progetti presentati da tutta Europa ai frameworks europei.

Il progetto “Eligibility of miRNAs modified by docetaxel in prostate cancer cells to plasma biomarkers in patients responsive or no more responsive to docetaxel” (P.I. Milena Rizzo) è stato finanziato per 245.000€ su tre anni. Milena Rizzo, Laurea in Scienze Biologiche e Dottorato in Biotecnologie Molecolari, ha iniziato il suo lavoro al CNR con un assegno di ricerca post-doc nel 2008, lavorando sul ruolo dei microRNA nella regolazione dei processi di senescenza e trasformazione in cellule embrionali di topo. La sua attività di ricerca si è quindi spostata sull’uso dei microRNA come regolatori dell’espressione genica (due progetti finanziati dalla Regione Toscana) o come nuovi farmaci oncosoppressori (un progetto finanziato dall’Istituto Toscano Tumori). Al momento si occupa di microRNA possibili biomarcatori di resistenza a terapie antitumorali. E’ in quest’ambito che si articola il progetto di ricerca finanziato da parte dell’Istituto Toscano Tumori: si propone, attraverso l’utilizzo di cellule di carcinoma prostatico sensibili o resistenti al farmaco docetaxel, di identificare i microRNA differenzialmente rilasciati nel mezzo di coltura, al fine di poter utilizzare i suddetti microRNA come biomarcatori predittivi di insorgenza di resistenza al farmaco in pazienti affetti da tumore alla prostata androgeno indipendente.